Da qualche mese sappiamo che nella caserma Predieri di Rovezzano dovrebbe insediarsi il quartier generale permanente della Multinational Division South (Mnd-S) della NATO. Un comando militare che avrà autorità sulle forze terrestri dell’alleanza nell’area mediterranea. La notizia ha subito sollevato una certa inquietudine, poiché in un periodo di crescenti tensioni internazionali, si andrebbe ad inserire un obbiettivo sensibile all’interno di Firenze Città Operatrice di Pace, rendendola di fatto un bersaglio militare.

Lo scorso luglio, la Rete Democratica Fiorentina convocò un’assemblea pubblica, lamentando la mancanza di informazioni sulla questione, e avanzando una timida critica. A margine di quella prima assemblea, molti partecipanti decisero di costituire il Comitato No Comando Nato né a Firenze né altrove con lo scopo di opporsi radicalmente all’insediamento del comando nella caserma Predieri, allargando la critica alla NATO in generale, ed alla crescente militarizzazione del nostro territorio.

Finora le istituzioni non hanno saputo/voluto dare risposte sufficienti, minimizzando, rimpallandosi responsabilità, e talvolta millantando non precisati benefici culturali (???) ed economici. I media hanno giocato di sponda con le istituzioni, dedicando al tema poche righe e mettendo tutto a tacere.

Ad oggi non abbiamo ancora informazioni dettagliate sui tempi e sui modi dell’insediamento, le ricadute sulle zone circostanti alla caserma, e sull’intera città di Firenze. Come sezione Oltrarno riteniamo questo silenzio inaccettabile: i cittadini di Firenze hanno diritto di conoscere i dettagli sull’insediamento del comando, per discuterne pubblicamente senza che questo sia imposto loro come un fatto compiuto.

Dopo aver organizzato varie iniziative di sensibilizzazione locali, il Comitato No Comando Nato né a Firenze né altrove ha annunciato un grande corteo il prossimo 4 Novembre.

Come sezione Oltrarno abbiamo seguito le assemblee del comitato ed invitiamo tutti coloro che vogliano manifestare la propria contrarietà all’insediamento del Comando NATO, alla militarizzazione del territorio, e più in generale alla guerra, a scendere in strada il 4 Novembre, per costruire assieme un grande corteo pacifista ed antimilitarista.

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